| 1995 - Giangaleazzo Visconti, Arcivescovo Lasombra di Milano organizza un epurazione dei suoi avversari politici all'interno della diocesi e passa alla Camarilla. I sopravvissuti fuggono a spargere la voce del tradimento. Dopo poco, Giangaleazzo sparisce dalle scene.
2000-2007 - Varie città inviano guerrieri della Spada di Caino per la crociata di riconquista di Milano. Vari Arcivescovi si alternano, la guerra procede in uno stallo di fatto; man mano che la guerra si stabilizza, cresce la pressione interna nella setta che degenera presto in lotte tra branchi.
2008 - La Camarilla assesta il colpo finale al Sabbat di Milano; le ceneri degli avversari uccisi vengono gettate dal Principe dalla terrazza della Torre Velasca come segno di sfregio verso il Sabbat simboleggiando la propria vittoria. Dei territori della Setta resiste solo Baggio, roccaforte del branco delle Bianche Mani, il cui ductus è l'enigmatico Toreador antitribu Silas
2009 - Il cardinale d'Italia Artale de Luna, Lasombra, indice la Festa delle Ceneri come celebrazione in memoria dei caduti della torre Velasca, esattamente un anno dopo l'evento, ordinando alle città di inviare nuovi guerrieri per riprendere la crociata di vendetta. Intanto Silas, in quanto membro più anziano della setta a Milano viene ordinato Vescovo di Milano. Si apre il problema dell'Arcidiocesi Lombarda, vacante. Milano data la mancanza di uomini non ha il potere politico e militare per imporre le decisioni sulla Lombardia, la più diretta rivale è Pavia.
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2009-2010 La guerra a Milano procede con alti e bassi, lo stesso Silas distrutto in duello con lo Sceriffo Camarilla. Il Lasombra Colonna diventa Vescovo unico per acclamazione popolare. A Pavia il Vescovo Primosz, Tzimisce anziano del clan, viene abbattuto da un branco di lupini. Il suo vice, il Lasombra Malaspina, diventa Vescovo di Pavia e inizia una campagna diffamatoria
2010-2011 Colonna cade vittima di un colpo di stato di un Ventrue di nome Stone. Indagini della Mano Nera portano alla sentenza di Damnatio Memoriae sia di Colonna che di Stone, in quanto colpevoli di reati contro la setta, dunque entrambi colpevoli. La mancanza di un Vescovo a Milano lascia campo libero all'ambizioso Malaspina, che viene ordinato Arcivescovo dal Cardinale.
Malaspina invia a Milano Caligola, Malkavian ex torturer di Pavia, con la carica di Vescovo, mentre a Milano ancora si discute tra i branchi chi dovrebbe essere ordinato Vescovo. In aggiunta, come Arcivescovo, Malaspina ordina a Milano di versare 30.000 euro per ogni membro del Sabbat,in modo tale da poter concludere la crociata contro i Lupini di Pavia. Milano reagisce con un silenzio totale, il vescovato di Caligola dura solo una manciata di settimane, poichè viene abbattuto da degli anarchici durante l'assalto al territorio di San Siro. Infuriato dalla posizione di Milano, dalla perdita di Caligola e della mancanza del versamento di fondi, Malaspina invia il Carnefice, il suo carceriere, a riscuotere i tributi. Al confronto diretto il Sabbat di Milano reagisce opponendosi agli ordini dell'Arcivescovo, fuggendo dall'ira omicida del Carnefice. Il Sabbat di Milano è dichiarato scomunicato e sotto caccia di Sangue. inizia la Guerra Civile
INVERNO 2011-2012
Per sei mesi Milano combatte tra le strade una lotta tra branchi di Pavia e di Milano. respingendo gli assalti e le macchinazioni dell'Arcivescovo. I branchi di Pavia fuggono quando, dopo una battaglia memorabile, il Carnefice viene infine abbattuto, svelando il mistero circa la sua forza. L'arma che stringeva in pugno era un artefatto maledetto, che nel frattempo aveva attirato le forze ultraterrene che albergano nel Cimitero Monumentale milanese. L'artefatto, di natura soprannaturale, aveva il potere di attirare la presenza degli spettri, e quel che più conta, di modificare la natura di chi brandiva la spada, facendolo diventare il nuovo Carnefice e privandolo della sua stessa volontà.
Nel frattempo, circola insistentemente la voce che Milano abbia in custodia Primosz, il Vescovo di Pavia sostituito, alla sua scomparsa, da Malaspina. Si dice anche che, a quanto pare, Malaspina abbia ordito un complotto per eliminare Primosz e assumere il potere.
Passano alcuni mesi di tentennamenti dove sia Pavia che Milano sfoggiano le loro tattiche politiche, ago della bilancia Il Cardinale e il suo seguito di consiglieri: Malaspina intanto è vittima di un attentato dinamitardo che a molti appare come una messinscena per guadagnare tempo e mischiare le carte in tavola, aggravando la posizione di Milano, che nel frattempo nel disperato tentativo di riacquisire stabilità dopo le battaglie coi branchi Pavesi, sconfina nei territori degli Anarchici, finendo col contrarre un debito con i Setiti Milanesi, che accusano la Spada di Caino di aver provocato la sparizione di un carico d'armi del valore complessivo di 2 milioni di euro.
Nel frattempo il Cardinale impone a Milano un ultimatum: o saltano fuori le prove che accusano Malaspina, oppure salta Milano. Nel frattempo, a Pavia si palesa il Dominion della mano nera spagnola Cortez, che mette agli arresti il suo pari di grado Dukar, dominion della mano nera italiana. La sensazione per molti è che Malaspina sia una pedina degli interessi Spagnoli in Italia, fazione avversa al Cardinale. Primosz, alla fine, fa la sua comparsa nel momento di maggior apice dello scontro verbale tra i Branchi milanesi e il messo del Cardinale, Degli Alberighi.
Il redivivo Vescovo rivela di essere già da tempo in contatto con la Mano Nera, e di aver visitato spesso il Sabbat di Milano sotto la finta identità del suo Templare, Nero. Primosz non solo accusa Malaspina di essere un traditore, ma minaccia anche il Cardinale di farsi da parte e "restare a guardare" esattamente come ha fatto fino a quel momento, facendo notare la forse fin troppa accondiscendenza dell'alta carica nei confronti della questione Pavese.
PRIMAVERA 2012 Milano si scaglia con tutta la sua forza su Pavia, sfondando le difese già provate della città e sfruttando l'effetto di panico e dissenso generato tra le fila di Malaspina alla notizia del ritorno di Primosz. Tuttavia, nel culmine della battaglia, Malaspina lancia contro i vampiri milanesi un'aberrazione, un mostro metà licantropo metà vampiro, creatura che va ben oltre le possibilità del Vescovo: circoandato dai guerrieri di Milano, Malaspina si accascia al suolo come una marionetta, mentre la sua ombra parla e si muove di sua spontanea volontà. La sensazione, nei presenti, è che solo ora il vero nemico si sia palesato: Malaspina appare inerme, svuotato della sua stessa essenza alla stregua di una marionetta ai quali sono stati improvvisamente recisi i fili: il mostro d'ombra si scaglia sui presenti fuggendo nelle fessure dell'asfalto e lanciando profezie inquietanti sul futuro...
Tornati a Milano, il Sabbat deve affrontare le conseguenze del dopo Malaspina: Primosz avrà anche vinto ma agli occhi del Cardinale appare come un ribelle e un insolente, dal momento che ha osato sfidarne i poteri. Allo stesso tempo, però, l'azione di Dukar e di Primosz ha bloccato le macchinazioni degli Spagnoli in Italia, levando un grosso problema al Cardinale: solo i maggiori esponenti di Milano e del resto d'Italia potranno decidere del futuro della Setta.
2012-2013 TRIUMVIRATO Un periodo di fermento nell'intera Setta. Milano per la prima volta riesce ad ottenere ben tre Vescovi a guidare la città meneghina. Il triumvirato incontra qualche difficoltà, ma la situazione pare svolgersi nel migliore dei modi. I primi problemi sorgono con l'avvento del Setita Villanova, emissario delle Serpi cui il Sabbat aveva sottratto un ingente capitale in armi in uno dei tanti raid della setta: le maniere del Setita permettono al clan di ottenere una grossa somma di denaro in risarcimento, cosa che viene mal vista da molti. Successivamente, Villanova viene eliminato, sebbene al posto delle sue ceneri resti della sabbia del deserto: si sospetta sia ancora vivo, da qualche parte, a meditare vendetta.
2013 Autunno: LA CAPITOLAZIONE DEL TRIUMVIRATO E L'ASCESA DEI BRICKFIST Due Vescovi su tre periscono per colpa di un'autobomba una notte dell'autunno 2013: l'unico sopravvissuto è Padre Jose, Lasombra occultista. Il dominio di Josè dura poco, poiché presto viene smascherato come eretico dopo che ha sottratto gli scritti di Malaspina; fugge nelle ombre guidato dalla stessa creatura d'ombra che controllava il Vescovo di Pavia con dei complici e spariscono nell'Abisso. La creatura d'ombra, senza un corpo da possedere, tenta di corrompere uno dei presenti all'Esbat, ma viene sconfitta e dissolta. Il branco più forte di Milano, i Brickfist, comincia la scalata al potere
2014 INVERNO Gaston, ductus dei Brickfist è il nuovo Vescovo di Milano, supportato da Zaccaria degli Uberti, Tzimisce della potente famiglia Obertus: il rapporto tra i due degenera col passare del tempo, dopo che i Brickfist assumono troppe cariche di comando in un unico branco e impongono la loro egemonia, evitando così le punizioni per gli errori. Una notte, Gaston colmo di rabbia per la perdita di un valido elemento della Spada decide di abbandonare l'Esbat, ma Zaccaria lo trattiene ricordandogli che essere Vescovi impone scelte difficili, e che probabilmente sarebbe finito in una trappola che avrebbe portato nuovamente Milano all'anarchia, perdendo il grosso delle forze militari: i due Vescovi litigano e vengono messi sotto processo. L'esito del Processo porta a una situazione tragica, Zaccaria viene riconosciuto parzialmente colpevole e viene rispedito agli Tzimisce, Gaston dietro testimonianze varie viene condannato a morte in un assalto frontale con la Camarilla. La battaglia cruenta che ne segue indebolisce la forza della Camarilla, che per la prima volta vede lo Sceriffo battere in ritirata grazie al Sabbat.
2014 PRIMAVERA Il Sabbat scopre che il Principe della Camarilla è morto per un'autobomba, similmente ai vescovi persi qualche anno prima. Si sospetta che dietro questa situazione ci sia la mano del Barone, ma seguono anche la pista del gioco di potere interno: la perdita di prestigio dello Sceriffo ha messo in crisi la figura del Principe.
2014-2015 l'ERA GIAKOMILL Il Sabbat, dietro ordine della Mano Nera, inizia opere di scouting finalmente ha più chiara la situazione di Milano.
GLI ANARCHICI: un tempo frammentati in tre segmenti Vallanzasca - Nicodemo - Baronia ora sono confluiti tutti nelle fila del Barone. Resiste solo l'indipendente Nosferatu che si fa chiamare il MOSTRO DELLA BARONA, e suo figlio "ELVIS"
SETITI: è stato intercettato in Ucraina un carico di Natron proveniente dall'Est europa e destinato a Milano dal Sabbat di Kiev, probabilmente componente fondamentale per qualche genere di rito. Si sospetta stessero compiendo esperimenti con cadaveri e animali; gli occultisti allarmati muovono le proprie conoscenze e contatti e infine un membro del Sabbat di Torino spunta con un vecchio video. Nel filmato di anni prima si vede un rito dove la testa di un animale viene cucita sul corpo di una mummia profanata. La creatura così creata inizia a muoversi animata da una volontà malvagia. Componente fondamentale per il rito, è appunto il Natron e si sospetta che vogliano ripetere l'esperimento. Per fortuna, l'intervento del Lasombra Enea Piccolomini permette di muovere in massa le attenzioni della chiesa verso il pericoloso culto, in una impressionante manovra di influenze che danneggia irreparabilmente il clan delle Serpi a Milano, svuotando almeno uno dei loro templi segreti. Da allora, i Setiti hanno dovuto abbandonare la città, perdendo i propri contratti con la Camarilla e il Barone avendo messo a rischio la Masquerade.
GIOVANNI: sempre presenti a Milano, mai stati un problema
LE CENTO ZANNE: una costola di Gangrel della Camarilla e degli Anarchici, dopo essere stati ripetutamente ingannati dalle superpotenze di Milano, Sabbat incluso, hanno deciso di andarsene dalla città. L'ultima volta che sono stati avvistati il gruppo era sceso a poco meno di una dozzina di vampiri.
... to be continued...
Edited by gikir - 17/10/2015, 12:45 |
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